La Scuola

Il Gruppo Regionale della Toscana, prendendo spunto e con l’intento di dare corpo al nuovo Regolamento degli Accompagnatori di Escursionismo, nel Giugno 2011 ha dato il proprio via libera alla costituzione della Scuola Regionale di Escursionismo della Toscana insediata con il nulla osta rilasciato dalla CCE.

Fanno parte della neo costituita Scuola due Accompagnatori  Escursionismo di secondo livello (ANE) e sette  Accompagnatori di Escursionismo di primo livello (AE) individuati, su indicazione della Commissione Regionale di Escursionismo, fra tutti gli Accompagnatori della Regione Toscana in attività quelli le cui competenze tecnico/didattiche negli argomenti affini all’escursionismo apparivano le migliori.

La missione principale della neo costituita Scuola Regionale di Escursionismo della Toscana, oltre che quella di intervenire su incarico della Commissione Regionale Escursionismo nella organizzazione e gestione delle attività formative degli accompagnatori Sezionali e Regionali conformemente con quanto previsto  dal Regolamento degli Accompagnatori di Escursionismo, sarà incentrata sulla promozione della Uniformità Didattica. Fortemente voluta da UNICAI e dal Consiglio Centrale l’uniformità didattica, quando ricca di contenuti, potrà permettere di fare un vero salto di qualità nei corsi CAI di Escursionismo a tutti i livelli; dalle attività sezionali fino ai corsi per Accompagnatori  che saranno finalmente condotti ed uniformati in tutta Italia allo stesso standard di qualità e professionalità.

Oltre a questo la Scuola Regionale di Escursionismo della Toscana si propone quale riferimento e supporto per tutte quelle Sezioni  che vorranno istituire Corsi di Escursionismo e si dovessero trovare in difficoltà nell’affrontare tematiche od argomenti particolarmente ostici; la Scuola Regionale sarà disponibile a fornire in queste circostanze i propri componenti e le proprie risorse per dare supporto alle Sezioni in modo da contribuire allo sviluppo delle iniziative del CAI in un contesto di uniformità e di qualità verso il quale il Club alpino Italiano deve tendere se vuole reggere il confronto con la modernità e le forti spinte concorrenziali che arrivano dalle altre associazioni che praticano l’escursionismo in Montagna.